domenica 23 ottobre 2016

Step 06: La fisica del colore

IL COLORE DEGLI SCIENZIATI

Il colore azalea è il colore tipico di un fiore che porta lo stesso nome. La pianta è caratterizzata anche da alcune tonalità di rosso, per questo ci possiamo soffermare su quest'ultimo per trattare i vari ambiti fisici in cui è stato rilevante.
Lo studio del colore ha interessato generazioni di studiosi. Da Platone a tutto il medioevo le ipotesi e le teorie si sono moltiplicate, ma il fondatore della moderna scienza del colore è considerato l’inglese Isaac Newton, più noto per la scoperta delle leggi che governano la gravitazione.
A Newton si deve anche il primo modello di rappresentazione del colore, un cerchio che ha al suo centro il bianco e lungo la circonferenza, ordinatamente disposti, i colori scomposti dal prisma. I due colori agli estremi dello spettro visibile il rosso e il violetto sono giustapposti sulla circonferenza in modo da creare una transizione continua. Sette sono i colori identificati come principali in questo modello: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto.


Sia gli scienziati che i pittori hanno dimostrato, dopo anni di studi e di esperienze, che sono solo tre i colori di base dai quali si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri; questi tre colori, considerati "assoluti" perchè non si possono ottenere con nessuna mescolanza, sono detti colori primari.
Uno di questi colori primari è il rosso.

RAGGI INFRAROSSI
Risultati immagini per onde elettromagnetiche raggi infrarossi


La radiazione infrarossa è in fisica la radiazione elettromagnetica con banda di frequenza dello spettro elettromagnetico inferiore a quella della luce visibile, ma maggiore di quella delle onde radio, ovvero lunghezza d'onda compresa tra 700 nm e 1 mm (la cosiddetta banda infrarossa). Il termine  
infrarosso significa "sotto il rosso", dato che il rosso è il colore visibile con la frequenza più bassa. 
Il colore viene spesso associato al concetto di calore e radiazione termica, poiché ogni oggetto con temperatura superiore allo zero assoluto emette spontaneamente radiazione compresa in questa banda.
La radiazione infrarossa viene usata in apparecchi di visione notturna quando non c'è abbastanza luce visibile. I sensori infrarossi convertono la radiazione in arrivo in un'immagine: questa può essere monocromatica e ad esempio rappresentare più chiari  ad esempio  gli oggetti più caldi, oppure può essere usato un sistema di falsi colori per rappresentare le diverse temperature. Questi apparecchi si sono diffusi inizialmente negli eserciti di numerosi Paesi, in modo da poter vedere i loro obiettivi anche al buio. 
Un'altra applicazione della radiazione infrarossa è la termografia, si tratta dell'evoluzione in campo civile della tecnologia di visione notturna che era nata inizialmente  per scopi militari.
Infine, l'infrarosso è utilizzato anche come mezzo di trasmissione dati, ad esempio nei telecomandi delle televisioni, tra computer, palmari, cellulari e anche nei sensori di movimenti


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